Agrisolare, bandi finanziati dal PNRR: è arrivato il via libera dal MPAAF!

Come vi avevamo anticipato in un nostro precedente articolo sul tema, a fine marzo è stato ufficialmente firmato dal Ministro Patuanelli il decreto che ha dato via alla redazione dei bandi per Agrisolare finanziati dal PNRR.

In sintesi, il decreto fornisce le direttive necessarie all’avvio della misura “Parco Agrisolare”, a cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro sui fondi del PNRR.

L’obiettivo della misura è duplice: da un lato incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 6 e 500 kW, su tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricoli, zootecnico e agroindustriale – senza consumo di suolo; dall’altro lato soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda: la vendita di energia elettrica è infatti consentita SOLO SE è rispettato il limite di autoconsumo annuale, ovvero se la capacità produttiva NON supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

 

Bando per Agrisolare: chi sono i beneficiari? 

I beneficiari dei Bandi per Agrisolare sono imprenditori Agricoli in forma individuale o societaria, imprese agroindustriali (codici ATECO che saranno specificati con l’Avviso di adesione) e cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del Codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del d.lgs. 18 maggio 2001 n.28.

 

Quale sarà la dotazione finanziaria?

La dotazione finanziaria stanziata dal bando sarà una cifra decisamente importante, ovvero 1.5 Miliardi di Euro dal 2022 al 2026. La quota di incentivi per l’Agrisolare previsti sarà così suddivisa:

  • 1.2 Miliardi di Euro per aziende agricole connesse alla produzione primaria
  • 300 Milioni di Euro per il settore della trasformazione di prodotti agricoli e per il settore della trasformazione di prodotti non agricoli

Delle risorse totali in dotazione, il 40% è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Quali invece le spese ammissibili?

Le spese ammesse, effettuate dal giorno di presentazione della domanda, includono i seguenti costi:

  • progettazione, asseverazioni ed altre spese professionali;
  • spese rimozione e smaltimento amianto, ove presente;
  • fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;
  • demolizione e ricostruzione delle coperture;
  • installazione di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica elettrica;
  • direzione lavori;
  • costi di connessione alla rete.

Nei prossimi giorni, non appena il decreto sarà notificato dalla Commissione europea, verrà emanato il bando per dare il via ufficiale alla presentazione delle candidature dei progetti.

Vi terremo aggiornati su questa importante opportunità ma nel frattempo i nostri esperti sono a disposizione per rispondere a qualsiasi vostra necessità di informazione!